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Tutta la stanza

Non siamo liberi
26/10/2004

Grazie a quelli che sono venuti sabato scorso alle "Pecore". Grazie a quelli che ci hanno ascoltato e, forse, sopportato. Suonare per un pubblico è una sensazione bellissima, anche per uno come me che da anni è abituato a scrivere per il pubblico. In effetti, suonare è più immediato. La reazione la vedi subito. Ho l'impressione che a Milano si stia diffondendo per una volta una moda intelligente: far sentire in pubblico la musica dal vivo. Incredibile ma vero, ci sono altre offerte per esibizioni degli "Specialità Pesce". Altrettanto incredibile, forse ci toccherà iscriverci a qualche orrida associazione parasindacale e pagare i contributi. Per quel che mi riguarda, preferirei suonare gratis. Sennò, al diavolo tutto. Per me suonare non è un mestiere. Scrivere sì, ma per forza. Questi non ti mollano mai, devi continuamente aderire a qualche Corporazione. Io sono in quella dei giornalisti, per fortuna i traduttori non ne hanno una e gli scrittori neanche (almeno, non ufficialmente). Non è mica vero che siamo liberi.