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Tutta la stanza

Gli ospiti
20/09/2010

Gli ospiti di un villaggio vacanze sono in definitiva i clienti. Gli altri ci lavorano. La massima che "il cliente ha sempre ragione" è vera come premessa, ma si scioglie di fronte agli abusi. I clienti, forti del principio "lavoro, guadagno, spendo, pretendo", a volte pretendono troppo. Da soli non trovano niente, neanche la strada per la spiaggia. E, poiché quella è la loro meritata pausa di un anno di stress devastante, cadono in una specie di buco nero di capricciosa passività.
Se non trovano subito il lettino a favore di vento, si lamentano. Se le canoe sono tutte occupate, s'indignano. Se per una volta manca la pasta alla carbonara, s'insospettiscono. Fanno continuamente confronti, che includono anche i rapporti qualità-prezzo. A *** si stava meglio e si spendeva meno.
Poi sono terribilmente conformisti.
Sto parlando di un villaggio di italiani. Hanno tutti della roba addosso piena di marchietti, quest'anno va di moda l'alce, tutti pieni di alci. Sono schiavi del brand.
Alcuni portano le Louis Vuitton in spiaggia. La sera non passeggiano, sfilano. I ragazzini e le ragazzine, molti minorenni, hanno un'idea del pudore che renderebbe isterico qualunque islamico anche moderato. I cattolici ormai non hanno più la forza di avanzare la minima obiezione, non li ascolta più nessuno, e chi li ascoltasse li deriderebbe.
C'è l'uniforme, c'è la forza del denaro. Un'ospite mi ha detto che per lei la cosa al mondo che più conta è "fare soldi" e che e piacciono "gli uomini di potere, quelli che hanno tanta gente sotto di sé". Lei aveva l'ombrellone Gold, quello che costa di più e nessuno te lo tocca, nessuno può avvicinarsi. Se qualcuno si avvicinava per sbaglio, lei lo faceva ricacciare lontano.
L'ospite prepotente, per quanto isolato, comanda. Per i responsabili del villggio è solo questione di mediare. Fare in modo che si creino gruppi omogenei e che i turbolenti non producano troppo disordine. A tale scopo le regole sono sottili e inflessibili. Pasti dalle alle, ricreazione dalle alle, escursioni controllate e guidate. Evitare troppo viavai.
Io, al loro posto, non saprei come fare. Homo homini lupus, no? E infatti la gente litiga volentieri, anche in vacanza, forse ancora più volentieri, perché può farlo senza conseguenze.
La parola Lager, che ha acquistato una connotazione sinistra, non voleva dire altro che "campo", luogo di raccolta di esseri umani, sottoposti a determinate regole di convivenza. E in questa accezione è ancora usata nella lingua tedesca.
Gli ospiti del Lager-villaggio vacanze, un po' se la cercano e un po' sono strapazzati, meritatamente o no.
In seguito vedremo come.