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Un intervento dell'editore Alberto Gaffi
04/06/2008

Pubblico un intervento dell’editore Alberto Gaffi di Roma. Ho tagliato qualche frase relativa alla sua interessante produzione. Chi volesse approfondire, può visitare il sito www.accainco.it. 


Gentilissimo Paolo,
  seguo da qualche tempo la sua attività sia di traduttore che di autore, ma recentemente ho particolarmente apprezzato la battaglia contro l’editoria a pagamento: una lotta che compio anch’io fin dall’inizio della mia attività di editore. Spesso venivo anche sospettato di fare anch’io pagare i miei sconosciutissimi autori, ma ora che la notorietà del mio lavoro è aumentata questa illazione fortunatamente non viene più fatta.
Bene ci tengo a dire solo una cosa, non sono solo i piccoli e medi editori a chiedere contributi, ma anche i grandi che hanno prezzi più alti e collane dedicate.
Anche la mitica Le Monnier stampa con il suo marchio delle opere di cui non effettua alcun controllo qualità e che non distribuisce.
In particolare la rivista Nuova Antologia viene fatta in questo modo.
A presto

Alberto Gaffi editore in Roma

P.s.


La mia passione per i libri è fortissima.
I libri sono fatti soprattutto di idee, che possono assumere le forme più diverse, ma ho anche un rispetto enorme per l’oggetto “libro”, capace di trattenere le idee prima che si deteriorino in ideologia o in puro consumo.
Ho speso buona parte dei miei quarantuno anni a leggere di tutto, la mia passione per l¹architettura mi ha fatto spendere più di dieci anni in questa fantastica professione in campo ambientale,
ma dal 2004 ho lasciato ogni altra attività che avevo parallelamente intrapreso
(agenzia turistica, assicuratore, fotografo, giornalista, consigliere comunale, organizzatore di mostre-eventi e congressi, produttore teatrale)
per dedicarmi anima e corpo alla sola mia vera passione: l'editoria. (…)

Naturalmente, è un luogo comune acclarato che si legga poco e male in Italia, ma non è completamente vero.
In Italia si legge molto bene: ovvero i libri scelti per il passaparola fra libraio e lettori sono molto buoni, ma è purtroppo il prodotto medio offerto dai supermarket dei libri distoglie dal piacere della lettura.
Si legge poco perché  i lettori sono delusi o non abbastanza sollecitati dalle abbondanti produzioni E AUTOPRODUZIONI di libri spazzatura, quindi il ruolo dei critici è fondamentale per suscitare le giuste letture dei volumi veramente necessari a tramandare il sapere, con la s maiuscola.