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2 - Editoria a pagamento - altre segnalazioni e aggiornamenti
19/03/2008

Continuano ad arrivare segnalazioni di persone che sostengono di aver pagato per pubblicare. Io non chiedo la carta d'identità a nessuno. Cito nomi di società editrici solo quando ho le prove che questi contatti sono realmente avvenuti, nelle modalità che mi vengono descritte. Ricordo che chiedere soldi per pubblicare libri non è un reato. E' un contratto che gli aspiranti poeti/narratori/saggisti sottoscrivono liberamente. Non si può dare con leggerezza del "truffatore" a chiunque si offra di stampare libri a pagamento. Perciò io mi limito a raccogliere testimonianze di persone che, avendo pubblicato un libro a pagamento, sono insoddisfatte dei risultati ottenuti. Meglio ancora, raccolgo alcune domande legittime. Come quelle di Boris Borgato:
"Come mai queste case, da chi un minimo se ne intende, vengono subito scartate come 'sospette' , eppure continuano ad operare?"

Alcune case editrici non sono in grado di garantire una distribuzione nazionale, o una copertura delle librerie sul territorio nazionale. O se anche dicono di farlo, lo fanno solo su precisa richiesta dei clienti. Non hanno una rete promozionale di venditori che offrano sul mercato il prodotto-libro in quantità sufficiente a renderlo visibile ai potenziali lettori.
Boris Borgato sostiene di aver ricevuto una proposta di pubblicazione da 250 copie a 15 euro per un totale di oltre 3.000 euro e poi una seconda da 150 copie per 14 euro. Non ha pagato. Non avendo visto questo contratto, non posso per il momento citare il nome della controparte.

Ossequiose comunicazioni (una lunga lettera)

 

Egregio Dottor Bianchi,

Mi permetto di scriverle questa mail per raccontarle un episodio che mi ha lasciato alquanto smarrita.

Mi chiamo Sonia Taurino 25 anni milanese, residente a San Pancrazio Salentino, provincia di BRINDISI, sono una delle tante aspiranti scrittici che popolano la nostra società, con rammarico mi trovo a segnalarle un increscioso mal costume che da anni ormai si verifica nella piccola editoria Italiana, e del quale Lei sarà senz’altro è più al corrente di me, mi riferisco all’editoria a pagamento, ovvero a quelle case editrici che sotto ambigue lusinghe, ti contattano dopo l’analisi del manoscritto, con una proposta editoriale a spese dell’autore, un po’ come dire (pagami per lavorare), ebbene, sin qui nulla di così osceno, considerando che viviamo in una società nella quale nessuno ti regala niente, se un’editrice (o meglio tipografia,) dicesse in partenza sui propri siti, SI PUBBLICA CON CONTRIBUTO, e se pur a mio avviso si tratta di una pratica imbarazzante e non condivisibile , quanto meno non  darebbe adito a false aspettative o brutte sorprese, dopo giorni infiniti di attesa.

Personalmente ho inviato all’incirca un mese fa a molte case editrici il mio manoscritto completo e di conseguenza sono ancora in attesa che qualcuno mi pubblichi, (ovviamente sempre che il mio romanzo venga giudicato di qualità), ma in particolare due case editrici mi hanno già risposto, in tempi brevi, e dalle notizie prelevate da molti blog, già ne immaginavo il motivo, difatti trattasi di pubblicazioni a pagamento una è la Kimerik, che velatamente in una sezione sperduta del loro sito includevano tra le ipotesi quella di un piccolo contributo da parte dell’autore, nel mio caso 1300 euro (ovvero l’acquisto di cento copie su mille stampate) su fiducia ovviamente.

Un’altra è  la casa editrice NUOVI AUTORI di Milano, della quale riporto alcuni estratti della loro ossequiosa comunicazione.

Esordiscono dicendo: SU INDICAZIONE DEL SELEZIONATORE DEI DATTILOSCRITTI RICEVUTI, AUGURANDOMI DI FARE COSA GRADITA, HO LETTO DIRETTAMENTE E NEL MINOR TEMPO POSSIBILE IL SUO LAVORO EVITANDO COSì TEMPI LUNGHI DI UNA PRIMA LETTURA SOLITAMENTE EFFETTUATA DAI MIEI COLLABORATORI.

E prosegue:la sua opera mette il luce una buona capacità di raccontare, di intuire e rappresentare il senso di una figura, di un personaggio, di una situazione, di un destino.

Codesta capacità si esprime per il tramite di un buon senso della storia, (FA RIFERIMENTO ALLA STORIA POICHè L'HO AMBIENTATO NELL'EPOCA FASCISTA)

lei sa guardare la storia con gli occhi del vero narratore ecc..

E PROSEGUE CON TANTE ALTRI SALAMELECCHI, SINO A SPINGERSI ALLA POSSIBILITA' CHE IL MIO ROMANZO POSSA ADDIRITTURA TRASFORMARSI NELLA TRAMA PER UN FILM.

Poi si passa all'autoreferenzialità della loro casa editrice, capace a loro dire, di trovare padrini di eccellenza, tipo: GIANNI BAGET BOZZO, TULLIO BARBATO, ROMANO BATTAGLIA, GIANNI BRERA, VITTORIO BUTTAFAVA, RENZO DE FELICE, GIANCARLO FUSCO, VIRGINIA GALANTE GARRONE, PADRE DAVIDE MARIA TUROLDO, S.EM. IL CARDINAL COLOMBO, e molti altri.

Inoltre la possibilità di essere sponsorizzati da MAURIZIO COSTANZO SHOW, RAI NEWS 24, IL TAPPETO VOLANTE( ma và ancora in onda?) ecc..

insomma facendola breve, continuano dicendo che purtroppo l'editoria è tiranna nei confronti degli autori inediti, basti pensare alle difficoltà incontrate anche dai GRANDI, come MORAVIA, PASOLINI, TOLSTOJ, KIPLING, PROUST, i quali all'esordio si sono dovuti autofinanziare, ebbene qui arriva la proposta deleteria, da mozzare il fiato.

Citano testualmente: DIRITTI D'AUTORE AL 40% DEL PREZZO DI COPERTINA PER LA PRIMA TIRATURA E L'IMPEGNO DELL’EDITRICE DI SOSTENERE LE SPESE DI EVENTUALI RISTAMPE, SEGUITANDO A CORRISPONDERE IN MISURA RIDOTTA I DIRITTI D'AUTORE, INIZIALMENTE ATTUEREMMO UNA TIRATURA DI MILLE COPIE, AL PREZZO DI COPERTINA DI 11 EURO, DELLE QUALI 500 COPIE DESTINATE ALLE AZIONI PROMOZIONALI E ALL'AUTORE.

Quindi  L'INVESTIMENTO PREVISTO è DI 6000 EURO (SEIMILA EURO), SUDDIVISO IN TRE QUOTE CORRISPONDENTI, 1 alla firma del contratto, 2 alle prime bozze, 3 a fine stampa del libro cioè nell'arco di circa 6 mesi per la realizzazione dell'opera.

Concludono scrivendo

“mi auguro di averle fornito sufficienti elementi per valutare l'opportunità di pubblicare (io direi stampare, e anche a caro prezzo), volentieri le darò quant'altre notizie dovessero occorrere, e mentre ripropongo alla Sua attenzione la possibilità che avrebbe il Suo libro di aggiudicarsi il Premio Nuovo Autore, resto in attesa di sue notizie”.

Firmato Alessandra Aglieri Editrice Nuovi Autori.

 Ora che dire? pongo una domanda: come posso capire realmente quanto vale il mio manoscritto se a risponderti sono soltanto case editrici alle quali non interessa il tuo genere?

 Con stima porgo i più cordiali saluti

Sonia Taurino 

 

Ricevo da Michele Costabile:

Caro Paolo, a proposito di editori a pagamento, perché non saltare del tutto la trafila, inviare il pdf a lulu.com e volantinare il proprio libro all'uscita del metro? Stampare un tascabile di 200 pagine costa €7.85, molto meno dei 20 euro dei premiati che ti hanno scritto. Se riesci a farti dare dieci euro per copia prendi un caffé per ogni libro venduto. Chi ha bisogno di un editore quando ci sono gli stampatori? (tanto è lo stesso) Se poi c'è il problema della distribuzione, ecco una bella opportunità di mercato: si fa una cooperativa fra scrittori ...

D'accordo su tutto, ma una cooperativa fra scrittori la vedo male. Litigherebbero subito...