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Padroni delle notizie
28/03/2007

Qui di seguito, un intervento di Annarita Briganti a proposito del bel libro del giornalista di "Famiglia Cristiana", Giuseppe Altamore.

Giuseppe Altamore, "I padroni delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l'informazione", Bruno Mondadori, euro 12,50, pp. 198

Immaginate di aver bisogno di un contraccettivo, in particolare siete donne e gradireste prendere la pillola: perché non fidarvi dei consigli dei giornalisti? ‘Arriva Yasmin, la nuova pillola che non fa ingrassare e cura la pelle’, hanno scritto all’unisono, e con poca fantasia, gli esperti quando è stata lanciato dalla Shering questo prodotto che, stando ai resoconti forniti dalla stessa azienda produttrice, riuscirebbe contemporaneamente ad evitare gravidanze indesiderate, cellulite, acne e sarebbe anche un efficace stabilizzatore dell’umore. E’ sufficiente digitare ‘Yasmin pillola’ in Internet per trovare materiale a dir poco interessante: accanto alle paginate di lodi sperticate dei giornalisti scientifici troviamo i forum sulla salute con commenti del tipo “da quando prendo Yasmin ho nausea, calo del desiderio, e la cellulite è aumentata”. Ovviamente c’è anche chi la preferisce a pillole con maggiore dosaggio ormonale ma l’evidenza empirica, con la quale la scienza deve in qualche modo misurarsi, sembrerebbe segnalare al produttore del farmaco maggiore cautela sull’assenza di controindicazioni. Un altro elemento rilevante è che gli articoli sul lancio di Yasmin sono tutti da Santo Domingo. La sede italiana della Shering è a Segrate (MI), non stupisce che per presentare il farmaco l’azienda abbia preferito i Caraibi (strano, vero?) ad un albergo di Roma o Milano, dotato degli stessi comfort a cinque stelle ma meno esotico. Sulla stessa stampa che ha lanciato Yasmin come anticoncezionale rivoluzionario nonché pseudopsicofarmaco non troverete articoli che diano conto degli effetti collaterali emersi con l’uso del prodotto, documentati in pubblicazioni scientifiche note e rigorose. Niente. Silenzio. Forse sono tutti presi a ingurgitare pillole miracolose.

Questo caso di commistione tra informazione e pubblicità è uno dei tanti che il giornalista Giuseppe Altamore analizza nel suo nuovo saggio, quasi ci fosse ancora bisogno di convincerci che i giornali sono imbevuti di pubblicità occulta. Negli articoli di costume le notizie sono offuscate dai consigli per gli acquisti. Si cerca qualche idea per investire i risparmi e si fa fatica a distinguere i servizi giornalistici dai cosiddetti redazionali (spazi pubblicitari commissionati dall’inserzionista). Il giornalismo di settore, in particolare scientifico e automobilistico, viene messo in condizione di lavorare meglio con soggiorni in località amene. Le classiche conferenze stampa sono spesso noiose, volete paragonarle ad un daiquiri ghiacciato su una spiaggia coloro caramello? I libri non sono affatto esenti dal condizionamento del marketing, anzi. Altamore cita uno splendido viaggio in Cina con il quale è stato presentato alla stampa "L’impero dei draghi" (Mondadori) di Valerio Massimo Manfredi ma i casi di marchette letterarie sono ormai all’ordine del giorno.
Come anticipato da "La repubblica delle marchette. Chi e come della pubblicità occulta" (Stampa Alternativa) di Paolo Bianchi e Sabrina Giannini, dal quale parte lo stesso Altamore per la sua inchiesta, i media e le redazioni sono nelle mani degli inserzionisti, del marketing e delle pubbliche relazioni con la complicità dei giornalisti, il cui livello etico rischia di sprofondare, e dei lettori, che sembrano passivi rispetto alla deriva del mondo dell’informazione.

I testi citati forniscono alcuni strumenti con i quali possiamo difenderci dalle marchette, distinguere l’informazione dalla pubblicità, una recensione da uno spot. La speranza è che il buon giornalismo, e gli esempi ci sono, prevalga perché, è bene che gli addetti ai lavori lo sappiano, molti di noi non sono disposti a sostituire il giornale, ‘ preghiera del mattino dell’uomo moderno’, con un catalogo di marketing.

Per maggiori informazioni sull’autore: www.giuseppealtamore.it.